Le lusinghe del segno. Bozzetti pubblicitari e calzature 1920/1950
09 marzo 2013

Castello Sforzesco II Scuderia - Vigevano

 

IL processo di industrializzazione che dalla fine dell’Ottocento investì
la società europea non poteva non associarsi a nuovi strumenti di
comunicazione che, a loro volta, si servivano della nascente cultura
delle immagini.
Grazie alle nuove tecniche della stampa manuale e meccanica,
diffusa in Italia negli ultimi due decenni dell’Ottocento, si aprì l’era
delle immagini moltiplicabili all’infinito, presenti nella vita di tutti i
giorni in proporzione incredibilmente elevata.
A partire da questa premessa la mostra offre un raro repertorio di
lavori preparatori che, artisti di chiara fama o più spesso del tutto
ignoti, elaborarono al fine di proporre un messaggio volto al consumo
di un prodotto anche calzaturiero.
La particolarità dell’esposizione nasce proprio dalla possibilità di
fruire dell’attrattiva dei lavori originali, spesso dimenticati nelle tipografie
o negli archivi delle Aziende committenti e dunque di difficile
reperibilità, opere salvate da un oblio e valorizzate in una esposizione
di 35 originali creati sì da illustratori anonimi, ma anche da firme
illustri, tra cui Dudovich, Schilling e Mauzan.
La fascinazione che continuano ad esercitare sull’osservatore è testimonianza
di un passato che rappresenta le radici industriali e produttive,
particolarmente significative per una città come Vigevano,
che ha fondato sull’industria calzaturiera e il suo indotto, decenni di
prosperità economica e di eccellenza artigianale.
LA mostra si compone di due sezioni; la prima sezione è allestita
nella Seconda Scuderia del Castello e propone 35 bozzetti pubblicitari
originali di calzature e accessori e circa 90 etichette per scatole
di calzature. La seconda sezione, allestita nel Museo della Calzatura
P. Bertolini, propone una galleria di modelli dagli anni Venti agli anni
Cinquanta, calzature “da gran sera”, di ispirazione vicina alle poetiche
futuriste e della cosiddetta “moda autarchica”.

 

The industrialization process that has been going on in European
society since the last years of the XIX century started using the new
means of communication (media) which in their turn made use of
our new culture of images.
The new techniques of manual and mechanical press, which in
the last twenty years of the XIX century spread all over Italy, were
responsible for the beginning of the age of images, that could be
repeated in an endless number of copies and in great quantity.
Starting from these considerations the exhibition shows a rare
collection of sketches designed by famous but also unknown
artists aiming at promoting one particular article concerning the
shoe market.
In this particularly exhibition you’ll have the possibility to admire
some original works, rescued from old printers or from the archives
of the firms ordering them and therefore very difficult to discover.
These 35 original sketches rescued from oblivion and made precious
in this exhibition were designed by anonymous illustrators, but also
by such important artists as Dudovich, Schilling and Mauzan.
The continuous charm these sketches still provoke on the passer-by
testifies to a past representing the industrial and productive roots,
which are particularly meaningful for a town such as Vigevano
where shoe industries flourished giving the town a long period of
economical prosperity and artisan excellence.
The exhibition is divided into two sections: the first is organized in
the second “scuderia” (stable) of Vigevano Castle and presents 35
original sketches of shoes and shoe products and about 90 labels of
shoe boxes. The second section is set in the Shoe Museum “P. Bertolini”
and presents a gallery of models going back to the period from
the twenties to the fifties: they are “evening shoes” inspired by the
futuristic ideas and the so called “autarchic fashion”.

 




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